Nella prova per la selezione del Tfa per il sostegno della scuola dell’infanzia tenutasi presso l’università di Palermo a fine febbraio ben 40 test su 60 somministrati ai candidati sono stati ripresi integralmente da un manuale per le esercitazioni disponibile in libreria.
Esaminando
la batteria dei test proposti dall’università di Palermo lo scorso 26 e
27 febbraio, per selezionare i candidati ai corsi di specializzazione
per il sostegno, con vero sorpresa si scopre che 40 test sui 60,
scelti dall’ateneo palermitano, sono stati presi e copiati pari pari da
un testo di esercitazioni della casa editrice Edises. La segnalazione è
arrivata alla nostra redazione da un gruppo di docenti impegnati negli
esami che ci ha fornito le prove attraverso il confronto tra il test preliminare della scuola dell’infanzia dell’ateneo di Palermo e il libro in questione.
Grande
superficialità, dunque, da parte di chi doveva strutturare l’esame con
rigore e oculatezza, ricorrendo direttamente al già pronto e
confezionato, facendo una sorta di “copia e incolla” che sicuramente
porterà a nuovi contenziosi e ricorsi, anche per stabilire la serietà,
non solo dell’esame, ma delle stesse istituzioni, a parte certamente il
principio del diritto e della legalità.
“Ci chiediamo”,
scrivono i docenti che ci hanno segnalato quest’altro tipico esempio di
superficialità, o di cattiva fede, “se, in un momento in cui si chiede
meritocrazia e spirito di sacrificio a tutti, è lecito che una tale
prestigiosa università, che tra l'altro ha affidato ad una società
esterna parte della formulazione dei test, faccia di una selezione così
seria e delicata un copia ed incolla da un testo per la preparazione?
Per partecipare al test ognuno di noi ha pagato la bellezza di 150 euro,
ha frequentato corsi di preparazione, ha studiato ore ed ore il piano
di studi dettato dal bando e poi tutto si è risolto con un copia e
incolla? Ebbene, se avessimo saputo che per superare il test bastava
imparare a memoria le domande e le risposte di un testo specifico ci
saremmo volentieri risparmiati la fatica. E’ ancora lecito chiedere in
questo paese correttezza, trasparenza e serietà?”
Ora però il problema potrebbe
ancora di più ingolfarsi e ingrandirsi, come una valanga (a cui però da
qualche anno sul versante dei concorsi siamo abituati), se per esempio
simile procedura, di copiare da libri e da manuali, i test per le
ammissioni, fosse stata adottata anche per la primaria, la secondaria di
primo e di secondo grado.
tratto da: http://www.tecnicadellascuola.it

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