tratto da:
Un'analisi dell'insegnamento di sostegno in Italia per il 2013/14.
Contributi del Prof. Marco Monzù Rossello e della Prof.ssa Giulia Boffa
Prof. Marco Monzù Rossello - Tra le forme
particolari di aiuto all’integrazione in situazione di handicap è
prevista la presenza dell’insegnante di sostegno, che deve collaborare
con l’insegnante di classe quando nel gruppo sia stato inserito un
alunno in situazione di handicap.
L'insegnante per le attività di sostegno alla classe, così come
previsto dal Testo Unico L. 297/94 rappresenta la “vera” natura del
ruolo che egli svolge nel processo di integrazione. Infatti è l'intera
comunità scolastica che deve essere coinvolta nel processo in questione e
non solo una figura professionale specifica a cui demandare in modo
esclusivo il compito dell'integrazione.
Il limite maggiore di tale impostazione risiede nel fatto che nelle
ore in cui non è presente il docente per le attività di sostegno esiste
il concreto rischio che per l'alunno con disabilità non vi sia la
necessaria tutela in ordine al diritto allo studio. La logica deve
essere invece sistemica, ovvero quella secondo cui il docente in
questione è “assegnato alla classe per le attività di sostegno”, nel
senso che oltre a intervenire sulla
base di una preparazione specifica nelle ore in classe collabora con l'insegnante curricolare e con il Consiglio di Classe affinché l'iter formativo dell'alunno possa continuare anche in sua assenza.
base di una preparazione specifica nelle ore in classe collabora con l'insegnante curricolare e con il Consiglio di Classe affinché l'iter formativo dell'alunno possa continuare anche in sua assenza.
Questa logica deve informare il lavoro dei gruppi previsti dalle
norme e la programmazione integrata. La presenza nella scuola
dell'insegnante assegnato alle attività di sostegno si concreta quindi,
nei limiti
delle disposizioni di legge e degli accordi contrattuali in materia, attraverso la sua funzione di coordinamento della rete delle attività previste per l'effettivo raggiungimento dell'integrazione.
delle disposizioni di legge e degli accordi contrattuali in materia, attraverso la sua funzione di coordinamento della rete delle attività previste per l'effettivo raggiungimento dell'integrazione.
Giulia Boffa - Sono 207.244 gli alunni con
disabilità, circa il 2,3% della popolazione scolastica complessiva. E'
quanto emerge dal Focus "Sedi, alunni, classi e dotazioni organiche del
personale docente della scuola statale A.S. 2013/2014", appena
pubblicato dal Servizio statistico del Miur.
Il maggior numero degli studenti si trova nella scuola primaria
(76.862 su 2.596.915), mentre tende a ridursi nei successivi cicli
scolastici: 62.699 nella scuola secondaria di primo grado e 53.451 in
quella di secondo grado.
E' nella scuola secondaria di primo grado che si registra la maggior
incidenza del numero di alunni con disabilità rispetto al numero
complessivo degli iscritti: 3,75%. Il rapporto scende a 2,95% nella
primaria, a 2,07% nella secondaria di secondo grado e a 1,38% nella
scuola dell'infanzia.
La regione con il maggior numero di iscritti disabili è la Lombardia
(32.885), seguita da Lazio (24.417), Campania (22.162) e Sicilia
(21.530). In termini relativi, la maggior incidenza di registra nel
Lazio (3,0%), seguito da Abruzzo (3,2%), Liguria (2,9%) e Lombardia
(2,8%). La minori incidenza si rileva invece in Basilicata (1,9%) e
Friuli (2%).
Sono 101.391 i posti di sostegno assegnati complessivamente per
l'anno scolastico appena iniziato: 39.034 nella scuola primaria, 29.065
nella secondaria di I grado, 24.236 in quella di II grado e 9.056 nella
scuola dell'infanzia.
Lo scorso anno, in particolare, gli alunni con disabilità iscritti
erano in tutto 202.214: oltre 5 mila in meno rispetto a quest'anno.
Cresce parallelamente, ma meno considerevolmente, il numero degli
insegnanti di sostegno: 101.301 lo scorso anno, 101.391 quest'anno.
Guardando più indietro nel tempo, si rileva la crescita esponenziale e
costante della disabilità nella scuola italiana: nel 2007/23008,
infatti, erano iscritti 174.404 alunni con disabilità e gli insegnanti
di sostegno erano 88.441.
A questi numeri vanno aggiunte le immissioni in ruolo programmate con il DL Istruzione.

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