tratto da Il Sole 24 ore di Simone Di Meo
Graduatorie bloccate, temi sequestrati e il sospetto di una raffinata
macchinazione per pilotare le nomine dei dirigenti scolastici in
Campania: la Procura di Napoli (pm Ida Frongillo, aggiunto Alfonso
D'Avino) accende i riflettori sul concorso per esami e titoli conclusosi
il 18 febbraio scorso per il reclutamento di 224 dirigenti scolastici
per la scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, e per le
istituzioni scolastiche educative.
Stamattina, i finanzieri del gruppo di Torre Annunziata, agli ordini
del colonnello Carmine Virno, hanno notificato 23 avvisi di garanzia.
Sott'inchiesta sono finiti, tra gli altri, Maurizio Piscitelli, ex
dirigente del ministero dell'Università e della Ricerca scientifica;
Salvatore Margiotta, segretario provinciale di Napoli del sindacato
Snals; Pietro Esposito, ex direttore generale dell'Ufficio regionale
scolastico della Campania; e Mario Capunzo, docente all'Università di
Salerno e presidente della commissione di base nonché di tre
sottocommissioni. I candidati indagati sono sei, e tre i dirigenti
scolastici.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, che procedono per abuso di
ufficio, falsità ideologica e truffa aggravata, sarebbe stata
"eterodiretta" la nomina di alcuni membri della commissione
esaminatrice, grazie ai quali i candidati sarebbero poi riusciti a
conoscere con largo anticipo i quesiti della prova preselettiva.
Contando su questo "aggancio", gli aspiranti dirigenti scolastici
avrebbero fatto pervenire ai componenti collusi delle commissioni
giudicatrice le frasi iniziali e finali degli elaborati (che ora sono
finiti sotto sequestro, in forza di un decreto emesso dal pubblico
ministero) così da eludere l'anonimato delle prove scritte.
È la prima volta che, per vicende del genere, l'ufficio giudiziario
partenopeo ipotizza l'«esistenza di una vera e propria organizzazione in
grado di condizionare con mezzi illeciti tutti i settori della pubblica
amministrazione che ricadono nell'ambito dell'Ufficio scolastico della
Campana". Il pm parla esplicitamente di «associazione» i cui componenti
agiscono, con «assoluta determinazione», per «condizionare» gli esiti di
una selezione pubblica che ora, proprio a seguito dell'intervento
dell'autorità giudiziaria, è stata "congelata".

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